Quanto è pericoloso il Voltaren?
Lo studio è stato realizzato in Danimarca, è durato 8 anni e ha coinvolto 2,5 milioni di volontari
14 settembre 2010 Scienza
Il diclofenac, il principio attivo di alcuni farmaci antinfiammatori e contro il dolore come il Voltaren, aumenta sensibilmente le probabilità di avere un infarto, secondo una recente ricerca svolta in Danimarca. Che il diclofenac potesse causare un effetto collaterale così grave era noto da tempo, ma i rischi sarebbero molto più alti di quanto stimato, specialmente tra i pazienti in salute e senza particolari patologie al sistema cardiocircolatorio. I risultati della ricerca stanno facendo molto discutere soprattutto in Australia e Nuova Zelanda, dove il farmaco è venduto senza prescrizione del medico e si sta discutendo di un ritiro dal mercato del medicinale.
Lo studio della durata di otto anni è stato condotto da un team di ricerca presso il Gentofte University Hospital (Copenhagen) e ha coinvolto due milioni e mezzo di volontari sotto trattamento con antinfiammatori non steroidei (FANS) come aspirina, ibuprofene e ketoprofene. Associando a questi farmaci il principio attivo del Voltaren, il rischio di infarto è aumentato dell’86% in soggetti inizialmente non esposti a questo rischio. Secondo gli autori della ricerca, i pazienti dovrebbero ricevere maggiori informazioni sui rischi legati all’assunzione di diclofenac insieme ad altri FANS.
David Henry, docente presso la University of Newcastle (Nuovo Galles del Sud, Australia), è convinto che il farmaco debba essere ritirato dal mercato:
«Il medicinale ha ormai esaurito il suo scopo. Si tratta di un farmaco datato e ora è dimostrata la sua tossicità. Ci sono alternative più sicure. Non c’è ragione di averlo ancora sul mercato, sia sotto prescrizione che come medicinale da banco.»
In realtà, molti farmaci FANS possono aumentare il rischio di infarto anche nei soggetti non predisposti. Alcuni principi attivi, spiega Henry, aumentano più di alti questa probabilità e il diclofenac è sostanzialmente il primo in lista ...... [continua]
FONTE: Il post.it
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