Contro la DISINFORMAZIONE interessata ormai dominante, bisogna cominciare a dare risposte più corrette e concise, in modo da consentire la formazione di opinioni non errate e non falsate da interessi di pochi.
CHI NON VUOLE ESSERE "MANOVRATO", provi a valutare pacatamente quanto segue.
DAVVERO L'OPINIONE DEI TECNICI È FAVOREVOLE AL NUCLEARE?
La risposta è: DIPENDE DALLA ONESTÀ DEI TECNICI. Bisogna innanzitutto rendersi conto che, a favore della adozione del nucleare, DA SEMPRE stanno agendo GIGANTESCHI INTERESSI ECONOMICI. Una centrale nucleare costa una enormità (5-10 miliardi di euro), e crea un vincolo assoluto ed "eterno" con i costruttori per la sua manutenzione. Un affare semplicemente grandissimo, CHE GIUSTIFICA ENORMI SFORZI PER "INDIRIZZARE" L'OPINIONE PUBBLICA. Come? Fornendo agli opinion-maker informazioni errate con dossier di parte, corrompendo opinion-maker e politici, finanziando studi pilotati e manifestazioni pubbliche "spontanee", e così via. Nel nostro Paese questi signori hanno da decenni il gioco assai facile, GRAZIE SOPRATTUTTO A GIORNALISTI VENDUTI, o anche solo incapaci di fare domande imbarazzanti. Ed infatti solo da noi c'è ancora il "dubbio" così forte fra la gente. Chi cita la Francia iper-nuclearizzata, OMETTE DI DIRE che la stessa è ormai così legata al nucleare (80% dell'energia prodotta!), a causa delle scelte militariste del passato, che ormai non potrebbe rinunciare al nucleare NEMMENO SE LO VOLESSE.
LE "CENTRALI DI NUOVA GENERAZIONE" SONO SICURE?
Il cosiddetto "nucleare di nuova generazione" di cui STRAPARLANO i politici interessati, cioè quello che DICONO di voler costruire (ma poi faranno il vecchio), E' IN REALTA' IL VECCHIO tipo di centrali con solo qualche accorgimento in più per la sicurezza. Ma è soggetto ad incidenti SOLO UN PO' MENO di prima. E se è vero che saranno "auto spegnenti" in caso di problemi, è anche vero che le eventuali fuoriuscite radiottive saranno PIÙ SERIE. In ogni caso, la vera "nuova generazione" di centrali, verrà fra 10-15 anni. Per costruire, e poi collaudare, e poi avviare alla produzione una centrale ci vogliono ALMENO dieci anni. Ma da noi probabilmente MOLTI DI PIÙ.
SE COMINCIAMO OGGI RISOLVEREMO IL PROBLEMA ENERGIA?
Una sola centrale (del vecchio tipo con accorgimenti) come s'è detto costa una enormità, e l'Italia non potrebbe iniziarne più di una all'anno. Ma il contributo energetico di una sola centrale, nonostante la spesa sarebbe minimo. Ce ne vorrebbero infatti ALMENO UNA DECINA, solo per cominciare, arrivando poi fino ad almeno il doppio... E intanto? In che modo copriamo le necessità dell'immediato futuro? E quelle a medio termine? La risposta NON E' con altri interventi, per esempio con le "rinnovabili", perché nel frattempo AVREMO BLOCCATO OGNI RISORSA ECONOMICA per realizzare le centrali nucleari. Quindi potremo dire ADDIO AD OGNI INCENTIVO per il solare fotovoltaico, il solare termico, l'eolico, la geotermia, la coibentazione edilizia, e così via. In poche parole, FINE DELLE ENERGIE RINNOVABILI, mentre il resto del mondo va IN DIREZIONE OPPOSTA.
COSA ACCADRÀ CON LA VERA "NUOVA GENERAZIONE" DI CENTRALI?
Quando fra 10-15 anni arriverà (forse) la nuova generazione, quella vera, totalmente diversa dalla attuale, noi Italiani semplicemente SCOPRIREMO DI AVER BUTTATO CENTINAIA DI MILIARDI DI EURO, e dovremo ricominciare da capo con le nuove. Perché ce lo imporranno tutti gli altri, PER LA LORO sicurezza.
DOVE METTEREMMO LE SCORIE?
Non si sa, dopo decenni ANCORA OGGI NON CE L'HANNO DETTO e, per non essere smentiti, continueranno a non dircelo. Perché PERFINO ALL'ESTERO ancora non hanno risolto il problema, e vanno avanti con situazioni provvisorie, di solito in TERRITORI MILITARIZZATI. Noi Italiani non riusciamo a trovare posto all'immondizia perché nessuno vuole (comprensibilmente) le discariche vicino casa, e si vorrebbe trovare posto a SOSTANZE RADIOATTIVE PERICOLOSE? Per le quali le popolazioni coinvolte si batterebbero senz'altro ANCOR PIÙ CHE CONTRO LE DISCARICHE DI RIFIUTI?
SOSTITUIREMMO IL PETROLIO, COSTOSO E IN ESAURIMENTO?
Sostituiremmo una risorsa costosa e in esaurimento come il petrolio (solo quello bruciato nelle centrali termiche), con una ANCORA PIÙ COSTOSA ed UGUALMENTE IN ESAURIMENTO. Perché anche di Uranio ce n'è poco, ed è molto richiesto, e le miniere sono in pochi Paesi che lo danno A CHI VOGLIONO E SE VOGLIONO, e comunque a caro prezzo perché anche l'Uranio finirà. E chi lo usa risente di speculazioni e prezzi crescenti, ed è oggetto di RICATTI POLITICI, proprio come col petrolio. Con la differenza che il petrolio ce l'hanno in tanti (perfino noi ne abbiamo grossi giacimenti poco utilizzati). Invece L'URANIO CE L'HANNO IN POCHI. E, come abbiamo già detto, ce n'è poco, talmente poco che i francesi ora trovano conveniente "riciclare" le vecchie testate nucleari sovietiche. E il suo prezzo cresce. Inoltre, non dimentichiamoci che l'Uranio è un materiale PERICOLOSO.
QUANTO COSTA DAVVERO L'ENERGIA DI PRODUZIONE NUCLEARE?
I conti che fanno i tecnici e i politici interessati, SONO TOTALMENTE FALSI. L'energia elettrica di produzione nucleare SEMBRA conveniente, rispetto alle altre fonti, solo perché non si considerano i COSTI OCCULTI. Le centrali nucleari sono piene zeppe di costi occulti, ma nessuno ce lo dice. La SICUREZZA è uno dei costi occulti. Serve il coinvolgimento dell'Esercito, dell'Aeronautica Militare e Civile, delle Forze di Polizia, della Protezione Civile, dei molti Enti di ricerca, e naturalmente degli Enti di sorveglianza sovrannazionali. Tutti costi MOLTO ALTI E ININTERROTTI, ma non calcolati. Quando periodicamente si debbono trasferire le scorie ai depositi (probabilmente esteri, a pagamento), vi sono anche là costi occulti altissimi, basta pensare ai VEICOLI SPECIALI, ai treni fatti apposta, alla enorme sorveglianza civile e militare, al normale traffico e alle normali attività interrotte, e così via. Tutte cose che costano care, ma MAI CALCOLATE. Quando prima o poi INEVITABILMENTE accade un incidente (normalmente ne accadono piuttosto spesso di piccola entità, e ogni tanto anche più grandi) la centrale si ferma per molto o moltissimo tempo, ANCHE ANNI, e la mancata produzione è di per sé un costo, sempre non calcolato. Ma se nel conto mettiamo gli interventi per tornare alla normalità (analisi, ispezioni, eventuale decontaminazione, inchieste tecniche e amministrative, riparazioni, parti di ricambio, manodopera, consulenze esterne, eventuali risarcimenti, ecc.), ci si può fare un'idea di ulteriori costi mai calcolati. Vogliamo pensare poi a QUANTO TERRITORIO serve per una centrale nucleare? Tanto, anzi, tantissimo. E NON SARÀ PIÙ RECUPERABILE, anche dopo lo smantellamento della centrale, ma il costo di ciò non viene calcolato. Nemmeno la PERDITA DI VALORE delle zone vicine e delle costruzioni, non viene calcolato. A proposito di smantellamento, verrà il momento di CHIUDERE la centrale... Sono tutti materiali contaminati e pericolosi, vanno smaltiti secondo regole severissime, da parte di squadre tecniche specializzate, e con tempi lunghissimi. Si scopre così che lo smantellamento e la "messa in sicurezza" tutto sommato COSTANO ANCOR PIÙ DELLA COSTRUZIONE, e che anche questo è un costo occulto, ben taciuto.
OLTRE QUELLO ECONOMICO, C'È UN COSTO SOCIALE?
La scelta nucleare porta inevitabilmente ad una MAGGIOR MILITARIZZAZIONE, non fosse altro che per ragioni di aumentate necessità di sorveglianza e sicurezza. Più caserme, più esercitazioni, più posti di blocco, più controllo dei militari sulla vita civile. DIMINUISCE LA SOVRANITÀ NAZIONALE, in forza dei trattati e dei controlli internazionali. L'energia nucleare espone e predispone i militari e i politici alla TENTAZIONE di far diventare l'Italia una "potenza nucleare", perché "tanto la tecnologia c'è". Aumenta e rende più grave il RISCHIO DI ATTENTATI, dall'interno e dall'esterno. Insomma, già così sarebbe una VITA MENO SERENA e una società meno tranquilla, più SOTTO CONTROLLO e meno indipendente. Ma va considerata anche LA SALUTE. Le statistiche ufficiali sull'incidenza di cancro fra i lavoratori delle centrali e della popolazione nelle loro vicinanze, NON SONO VERITIERE, perché si fermano a periodi limitati di tempo, e ignorano molti fattori, fra cui la sinergia con altre concause.
TUTTO SOMMATO, IL NUCLEARE CONVIENE O NO?
CERTO che conviene!!! E anzi, bisogna sbrigarsi, perché IL MOMENTO È FAVOREVOLE, ora o mai più! MA SOLO SE siete costruttori, progettisti o finanziatori. Oppure POLITICI CORROTTI O DISINFORMATI, naturalmente. A tutto il resto della popolazione il nucleare NON SOLO NON CONVIENE affatto, ma NEPPURE RISOLVE il problema energetico, e ANZI LO AGGRAVA. Perché una volta dentro, cioè una volta firmati i contratti, non se ne esce per almeno 10 anni, a meno di pagare PENALI GIGANTESCHE. E con gli enormi investimenti necessari, NON CI SARÀ PIÙ POSTO per incentivi e interventi statali a favore delle energie rinnovabili.
ALLORA PERCHÈ INSISTONO SUL NUCLEARE?
Stavolta la risposta è brevissima. Solo ed esclusivamente per i soldi. TANTI.
Meditate, gente, meditate.
FONTE: http://www.xmx.it/
Nessun commento:
Posta un commento