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mercoledì 14 novembre 2012

DEPRESSIONE, UN AIUTO DALLA NATUROPATIA




Nella prassi medica vengono riconosciute e tenute distinte due tipi depressione, in base alla causa: una depressione biologica, e una depressione psicogena.
La depressione biologica può essere provocata da un 
alterato equilibrio delle azioni di alcuni neuromediatori sui ricettori e di questi nella traduzione del messaggio. 
In particolare, risulterebbero coinvolti i sistemi della serotonina, della dopamina, e della noradrenalina. 

La depressione psicogena è invece dovuta ad una serie di reazioni e conflitti interiori conseguenti a un evento esterno (licenziamento, separazione, divorzio, lutto) che non si è riusciti ad elaborare e  ha modificato esageratamente l’umore del paziente.

Sintomi.

La depressione è caratterizzata dal senso di tristezza, senso di inutilità, disinteresse e distacco affettivo, apatia, indolenza, senso di colpa, svalutazione di sé, impoverimento della spinta vitale, rallentamento psichico, pessimismo, difficoltà di memoria e di concentrazione, angoscia mattutina, idee di suicidio, insonnia, mancanza di appetito, movimenti e locuzione rallentata, mancanza di desiderio sessuale, scoppi di pianto, stitichezza, emicrania, ansia, irritabilità, pensieri negativi, mancanza di autostima, senso di irreparabilità, avvilimento, tendenza all’isolamento, tendenza al mutismo, riduzione della attività e della mimica, facilità o incapacità al pianto.
Senso di debolezza, senso di malessere generale, inappetenza o difficoltà digestive, insonnia con risveglio mattutino precoce, cefalea, stipsi. 
La persona depressa tende ad analizzare le situazioni come se non ci fosse via di scampo, come se non ci fosse niente in grado di rimettere le cose al loro posto. Il senso di totale fallimento, o lo stare in una situazione che sembra immutabile, causa lo scatenarsi della depressione.


Rimedi naturali

Alle volte la depressione e’ dovuta allo scarso funzionamento di apparati ed organi fisici specie del 
fegato. Utile quindi un'azione di disintossicazione epatica che prevede specifici protocolli e non va improvvisata.
La depressione, inoltre, può essere provocata o aggravata da un'intolleranza alimentare e viene quindi temperata, anche notevolmente, dal recupero della tolleranza nei confronti dei cibi a cui, dopo essersi sottoposti a specifico test, si sia risultati intolleranti.

Esiste una relazione ben documentata tra assunzione eccessiva di carboidrati (pasta, pane e dolci, innanzitutto) e comparsa di disturbi dell'umore. I cali repentini di zuccheri nel sangue, prodotti dall’intervento dell'insulina dopo pasti o spuntini troppo ricchi di carboidrati, provocano un calo del tono dell'umore, oltre a stanchezza, irritabilità e altri disturbi della sfera nervosa.
Uno studio finlandese del 2005 ha inoltre evidenziato un collegamento tra depressione e insulinoresistenza (ovvero quella difficoltà metabolica per cui serve più insulina del normale per consentire l'ingresso dello zucchero nelle cellule e rifornirle così di energia) e che la severità dei sintomi depressivi aumenta tanto più la resistenza all'insulina è elevata.
Risulta importante quindi porre attenzione alla propria alimentazione, limitando i carboidrati in eccesso ed in particolare eliminando i cereali raffinati,  apportando alla dieta un adeguato consumo di frutta, verdure crude che contengono sali minerali e vitamine ad azione antidepressiva.  
Le verdure a foglia verde, come ad esempio gli spinaci, sono ricchi di serotonina.
La spirulina, la maca o il polline sono ricchissime fonti di vitamine del gruppo B e di magnesio, nutrienti fondamentali nella produzione di serotonina, e per il corretto funzionamento del del sistema nervoso.


flavonoidi dell'Iperico, esercitano un'azione antidepressiva e sedativa, ottenuti solo dall’estratto secco o dalla tintura madre. L'ipericina, in particolare, inibisce due enzimi responsabili della disattivazione di vari mediatori del sistema nervoso centrale (serotonina, dopamina, noradrenalina) e aumenta la secrezione notturna di melatonina, aiutando contro l’insonnia. 
È, inoltre, in grado di accrescere i livelli serici di serotonina, in modo simile ad alcuni farmaci antidepressivi. Diversi studi hanno dimostrato che l´estratto di iperico, limita il riassorbimento di altri due neurorecettori denominati noradrenalina e dopamina che svolgono un ruolo importante nella depressione, negli sbalzi di umore durante il periodo menopausa, nella depressione stagionale e nei periodi di esaurimento nervoso. 

La Rhodiola produce un aumento della concentrazione plasmatica di beta-endorfine, in grado di prevenire le variazioni ormonali indicative dello stress
Mentre i semi della Griffonia contengono 5-idrossi-triptofano (5-HTP), un precursore della serotonina, che nel nostro organismo è coinvolto in varie funzioni fisiologiche. Innalzando i livelli di serotonina, la griffonia può migliorare il tono dell'umore, la sessualità, la qualità del sonno; favorisce il controllo della soglia del dolore;  aiuta a regolarizzare  la termoregolazione corporea, l'appetito, aiutando ad eliminare così ansia e depressione.
L'integrazione con vitamine del gruppo B (in particolare B1, B3, B6) e Magnesio può risultare utile. Anche altri minerali  (cromo, magnesio, zinco, rame, litio) e oligoementi (associazioni manganese-cobalto e rame-oro-argento), l'apporto di  acidi grassi omega 3 e altri prodotti e tecniche naturali,  abbinati al riequilibrio alimentare e all'esercizio fisico, possono rappresentare un validissimo aiuto anche nei casi di serio disagio psichico.
Tra i Fiori di Bach segnaliamo Sweet Chestnut, Gentian, Wild Rose, Gorse e Mustard
Gli oli essenziali indicati in caso di depressione sono rosa, lavanda, gelsomino, o anche l’olio essenziale di fiori d’arancio, timo, menta piperita, bergamotto, neroli, salvia, cannella e cipresso.
Sono particolarmente efficaci se usati per i massaggi (4-5 gocce dell’olio essenziale scelto in un bicchierino di olio di mandorle dolci) o bagni (15 gocce dell’olio essenziale selezionato nell’acqua calda del bagno). 

Al prossimo post,
Monica

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