martedì 23 novembre 2010

WI FI DISATTIVATO IN SCUOLE, UNIVERSITA' E BIBLIOTECHE DI MOLTI PAESI ESTERI A CAUSA DEI SUOI DANNOSI EFFETTI SULLA SALUTE




Il 18 dicembre 2007 sull'edizione on line del quotidiano Il Corriere della Seraè stato pubblicato un articolo di Alessandro Grandesso dal titolo molto esplicito: Wifi_dannoso e Parigi lo disattiva

Leggendo questo articolo scopriamo che a Parigi il wi-fi è stato "Bloccato in 4 biblioteche dopo che gli impiegati hanno accusato vomito, vertigini e insonnia".

In quattro biblioteche gli impiegati hanno cominciato a sentirsi male, soprattutto quelli che lavoravano vicino ai ripetitori WiFi. «Nausea, vertigini, insonnia - spiega Stephen Kerckhove, direttore generale di Agir pour l'Environnement (Ape) - sono sintomi tipici da campo magnetico nocivo».

Ma non solo, scopriamo che numerosi altri paesi (Inghilterra, Germania, Canada) hanno iniziato a disattivare i wi-fi nei luoghi pubblici a causa della segnalazione di diversi problemi di salute; leggiamo infatti:


PARIGI - Vertigini, nausea, dolori muscolari, insonnia. Non sono sintomi dell'influenza, ma dell'«allergia» al campo magnetico generato dal Wifi. Un fenomeno in espansione che preoccupa il comune di Parigi che ha disattivato il segnale in quattro biblioteche pubbliche. Decisione in linea con quanto già accaduto in Inghilterra, Germania e Canada..

Particolarmente interessante quanto successo con wi-fi in Inghilterra dove il sindacato degli insegnanti ne ha chiesto la disattivazione nelle aule scolastiche.

Ad aprile, in Inghilterra, il Sindacato degli insegnanti ha chiesto la sospensione del segnale nelle scuole, cogliendo l’allarme lanciato da William Stewart, presidente della Health Protection Agency. A giugno, un’inchiesta della Bbc dimostrava che il campo magnetico in un’aula equipaggiata con Wifi era tre volte più potente di quello emesso da un ripetitore Gsm.

E che dire di queste altre notizie che provengono dall'estero e che sono riportate dall'articolo del corriere?
In Germania, lo scorso anno, il Wifi è stato vietato in tutte le scuole di Francoforte e la scorsa estate, il governo Merkel ha chiesto ai tedeschi di privilegiare l’accesso via cavo. In Canada, il rettore dell’Università di Lakehead (Ontario) ha cablato con fibre ottiche il campus, disattivando tutte le centraline Wifi, «perché - si legge sul sito dell’ateneo - è provato che le onde elettromagnetiche provocano disturbi comportamentali, ostacolano le funzioni cognitive, favoriscono lo stress, interferiscono con le onde cerebrali».

Aggiornamento: dopo qualche tempo sono diventate 6 le bibioteche sconnesse dal wi-fi, ma successivamente in due di queste l'amministrazione voleva riattivare la connessione, i bibliotecari ovviamente sono scesi in lotta contro questo provvedimento; in due siti il wi-fi è stato alla fine riattivato nonostante le proteste.

Nel frattempo segnalo l'articolo del quotidiano francese "Le monde" con le testimonianze dei bibliotecari sui propri problemi di salute dovuti al wi-fi ed alle altre fonti di emissioni di onde elettromagnetiche. Tutti e tre i link precedenti sono in francese.

L'inchiesta della BBC citata nell'articolo la potete vedere (doppiata in francese) in una serie di due video su dailymotion ( primo e secondo). Altre notizie sulla lotta contro il wi-fi e le antenne in Francia potete leggerle nell'articolo di Caroline Rocher pubblicato sulla rivista Marie Claire (e che spero di tradurre integralmente).


FONTE: scienzamarcia.it

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