La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica, ne esistono diversi tipi.
Può presentarsi sia in forma acuta che in forma cronica.
Le gastriti acute sono forme transitorie, caratterizzate da lesioni erosive. Talvolta rimangono silenti, altre volte hanno esordio anche drammatico con emorragia massiva.
Le lesioni sono ulcerazioni superficiali, numerose, piccole e sanguinanti e all'esame istologico al contrario delle ulcere peptiche solitarie, non superano in profondità la muscolaris mucosae.
Nella forma cronica manca la componente erosiva, ma ritroviamo gli infiltrati tipici delle flogosi croniche. Ne esistono di due tipi:
- di tipo A o del fondo, abbastanza rara e frequente dell'anziano.
- di tipo B o dell'antro, spesso sostenuta dall'Helicobacter Pylori.
Sintomatologia:
Le forme acute provocano dolore, cefalea, nausea, vomito, febbre, dispepsia, emorragia, anoressia, difficoltà di digestione, lingua impastata, tutti sintomi che una volta eliminata la causa scompaiono in pochissimo tempo.
Le gastriti croniche hanno un profilo meno definito e una sintomatologia meno riconoscibile. Infatti, il disturbo cronico è particolarmente subdolo: gli unici sintomi riscontrabili sono i disturbi nella digestione. nella metà dei casi, infatti, sono asintomatiche ed il primo sintomo è spesso dovuto ad una complicazione. Talvolta provocano epigastralgia. In altri casi compaiono altri sintomi dispeptici.
Tra le cause riscontriamo:
- Stress
- Uso regolare e prolungato di antidolorifici - infatti l’uso regolare di analgesici non steroidei e farmaci antinfiammatori possono causare gastrite acuta o cronica.
- Intolleranze alimentari
- Alimentazione eccessivamente acidificante ed irritante
- Abuso di caffè
- Fumo
- Alcool
- Disbiosi intestinale
- Infezione da Helicobacter Pylori
Vi sono dei test per verificare la presenza dell'H.P.: sono disponibili in commercio test sierologici per la determinazione degli anticorpi IgG anti-Hp.
Altri test permettono la ricerca diretta nelle feci degli antigeni dell'H. pylori.
Infine, il breath test (test del respiro) all'urea con carbonio marcato permette di rilevare la presenza del batterio mediante l'analisi dell'espirato del paziente. Attualmente il breath test, se eseguito nel modo corretto, risulta essere il più affidabile test non invasivo per la ricerca dell'Helicobacter pylori.
Rimedi naturali
- La prima cosa da fare è cambiare l'alimentazione, passando ad una scelta di alimenti alcalini (verdura, frutta, mandorle.. ), evitando cibi acidificanti (dolci, dolcificanti, carboidrati raffinati, proteine animali, formaggi stagionati, uova, frutta secca, bevande gasate, the nero)..
- Eliminare o ridurre fortemente fumo, alcol, caffè, spezie e condimenti ecc.
- Mangiare lentamente e masticare ogni boccone almeno 20 volte. La prima digestione avviene in bocca attraverso le amilasi salivari e la triturazione del cibo che facilitano l'attività gastrica.
- Individuazione degli alimenti a cui si è intolleranti ed eliminazione degli stessi.
- Programma antistress modificando stile di vita della persona in modo da ridurre o limitare laddove sia possibile le fonti di stress.
- Sempre in questa direzione, è importante riuscire ad avere un´ottima qualità e quantità del sonno, periodo durante il quale si accentuano i processi di rinnovamento e riparatori. Utile l'uso della melatonina.
- Se presenti nausea e vomito, utile lo zenzero da assumere subito dopo i pasti.
- Un interessante rimedio naturale è l'acqua di cocco, da bere più volte al giorno in fase acuta in quanto aiuta lo stomaco a lavorare meglio, ricca di vitamine e minerali.
- Se la gastrite ha una radice nervosa, un composto di gemmoderivati di Tilla Tomentosa e Ficus Carica possono essere molto efficaci. Assumere 20/25 gocce per tre volte al giorno.
- Malva e Camomilla, usate come rimedi lenitivi, decongestionanti, addolcenti e calmanti, in tutti tipi d’irritazioni delle mucose interne.
- Interessante l'uso del succo di Aloe Vera: azione antinfiammatoria sull'apparato digerente, con effetto cicatrizzante, riepitelizzante (favorisce la ricostituzione e la cicatrizzazione dell'epitelio delle mucose interne), e riequilibrante del pH e della flora batterica gastrointestinale.
- Ottimo rimedio il Sangre de drago ad un dosaggio corrispondenti a 3-4 gocce /die eserciterebbe un'azione cicatrizzante, mentre a dosaggi di 10-20 gocce per tre volte al giorno avrebbe un'attività antimicrobica, riducendo il contenuto batterico.
- Infine, un protocollo con probiotici specifici ( ad esempio, Pilorex della Bromatech) può essere utilissimo per debellare l'H.p. e ripristinare l'equilibrio della flora batterica gastrointestinale.
- Inoltre, a fine dei due pasti principali, possono essere utili degli enzimi digestivi della Papaya fermentata.
- Valutabile, da caso a caso, anche un breve digiuno, utile per far riposare i tessuti irritati e disinfiammare.
Sottolineo ancora una volta la fondamentale importanza di un'alimentazione corretta ed equilibrata non solo in fase acuta, ma come scelta di stile di vita.
Al prossimo post,
Monica