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venerdì 21 gennaio 2011

FIRMIAMO LA PETIZIONE CONTRO LA DIRETTIVA EUROPEA CHE RENDE ILLEGALI LE ERBE MEDICINALI!!



La nostra libertà di scelta su come curarci è in grave pericolo.
Milioni di persone in tutto il mondo, in misura crescente in Europa,stanno utilizzando con successo rimedi naturali non solo come mezzo di prevenzione e benessere, ma anche per affrontare problemi di salute
molto gravi.
Presto, se non agiamo subito e in tanti, questo non sarà più possibile.
Dal 1 aprile 2011 tutte le erbe medicinali diventeranno praticamente illegali nell'Unione Europea. Diventerà infatti operativa
la European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD).

vedi sintesi documento : http://conoscereperdecidere.blogspot.com/2010/09/le-erbe-medicinali-illegali-in-europa.html

C'è bisogno della tua adesione alla raccolta di firme per fermare questo DELITTO contro la salute umana e contro il DIRITTO DI LIBERA SCELTA TERAPEUTICA!!!

http://gaia-health.com/articles301/000315-italian.shtml


Per approfondimenti:
.http://www.gaiacichiama.it/2010/09/30/l%E2%80%99industria-farmaceutica-segna-una-grossa-vittoria-le-erbe-medicinali-spariranno-dall%E2%80%99unione-europea/
Sull'operato di Big Pharma, leggete anche:
http://conoscereperdecidere.blogspot.com/2010/10/big-pharmaaccuse-di-corruzione-pagano.html
Per un ulteriore approfondimento, questo è il link al sito di ANH:
http://www.anh-europe.org/


Condividete il più possibile questo post e firmate la petizione...aprile è dietro l'angolo.

Al prossimo post,
Monica

lunedì 13 dicembre 2010

"LICENZIATA" DAL DOTTORE PER COLPA DEL BICARBONATO


Quella che segue è la traduzione completa dell'intervista.

F.O.: Mi chiamo Frances Oman. mi hanno diagnosticato il cancro per la prima volta intorno al giorno di San Valentino, del 2007.


M.M.: Che tipo di cancro era, e quale fu esattamente la diagnosi?
F.O.: Era un sarcoma aggressivo ai tessuti morbidi, localizzato all'interno della mia coscia sinistra. Avevo sentito il rigonfiamento già da qualche mese, e lo avevo detto al mio medico generico, ma lui mi disse "E' solo la sua immaginazione ... alla sua età è normale che vengano rigonfiamenti, sono solo accumuli di grasso..." Ma io lo tenevo d'occhio, e mi sembrava che crescesse.
La mia osteopata, che mi stava curando l'anca, un giorno mi disse: "Vada immediatamente a fare un ultrasuono".
Io lo feci, e il risultato non piacque a nessuno. Mi hanno mandato da uno specialista all'altro, ...
.. e poi sono finita da uno dei migliori oncologi della California. Lui fece una biopsia, e fu allora che ebbi la diagnosi di sarcoma aggressivo dei tessuti morbidi. A quel punto era diventato più o meno così, era come un paio di prugne, diviso in due parti.


M.M.: A quel punto cosa ha fatto?

F.O.: Non sapevo molto del cancro, però sono una giornalista investigativa, e mi sono immediatamente buttata in rete, a fare ricerche. Ho trovato l'Istituto Gerson, e ho chiamato per poter parlare con loro. Nel frattempo il mio oncologo era così allarmato per la mia situazione che mi disse: "Deve farsi operare subito, deve venire immediatamente per l'esame preliminare, e dobbiamo procedere immediatamente con l'operazione". Sono andata per gli esami preliminari, con una amica, e lui mi ha completamente terrorizzato. Mi ha davvero spaventato, e mi ha detto "Deve fare la chemio e la radioterapia". Io gli ho detto che quelle cure non mi interessavano in modo particolare.
Sono tornata a casa, e ci ho dormito sopra. Lui aveva prenotato l'operazione, ma una dottoressa dell'Istituto Gerson mi ha richiamato, e la differenza fra quei due dottori è stata qualcosa di straordinario. Lei mi diceva "Come si sente? Qual' è la situazione? Quale è la diagnosi? Quali sono i suoi valori?". Era splendido perché, invece di propagandare una cura della quale io sapevo poco o niente, sostanzialmente mi disse: "Lei ha una scelta davanti. Il corpo è suo". Mi ha spiegato la Gerson, e io nel frattempo avevo letto tutto quello che c'era sul loro sito, avevo visto il loro documentario, insomma mi ero preparata. Ma il contrasto fra il suo evidente impegno a farmi guarire era enorme rispetto all'altro oncologo, che sostanzialmente pensava solo a proteggersi, registrava tutto quello che mi diceva, voleva essere sicuro che tutto fosse segnato. Insomma, il mattino dopo l'ho chiamato e semplicemente gli ho detto che cancellavo l'operazione.



M.M.: Perché, esattamente, l'ha cancellata?
F.O.: A questo punto volevo approfondire di più le mie ricerche, prima di fare una scelta affrettata. Ho fatto le mie ricerche, e alla fine mi sono decisa per la terapia Gerson. Sono andata con la mia amica, ci hanno insegnato tutto quello che c'è da sapere, e lei è diventata la mia aiutante. Devo dire che con la Gerson... il tumore aveva iniziato a restringersi...

M.M.: Dopo quanto tempo ha iniziato a restringersi?
F.O.: Dopo circa tre mesi. Mi hanno assegnato una dottoressa, che mi seguisse al telefono - non l'ho mai conosciuta di persona, fino ad oggi - e praticamente lei mi ha tenuto in vita con la terapia Gerson. Il tumore continuava restringersi, ma ci metteva moltissimo tempo. E' una terapia meravigliosa, ma quando l'ho iniziata il tumore era già molto grande... Devo dire che anche da Gerson mi suggerivano di fare l'operazione, per togliere almeno il grosso del tumore, perché era decisamente grande.

M.M.: Alla fine come è arrivata a Simoncini?
F.O.: La stessa mia dottoressa naturopata aveva visto Simoncini nell'intervista di Doug Kaufman, e mi ha suggerito di guardarla. Io l'ho fatto, ho letto tutto quello che c'era sul suo sito, ho visto tutti i video che ho trovato in rete, e alla fine mi è stato chiaro che sarebbe stato lui la persona che mi avrebbe salvato la vita.


M.M.: E cosa ha fatto, è partita direttamente per Roma?
F.O.: Ho preso il biglietto, gli ho mandato una e-mail per avvisare che arrivavo...... I miei amici e la mia famiglia mi hanno detto "Ma tu sei pazza! Sei malata, sei debole, riesci a malapena a stare in piedi, e vuoi fare le valigie e andartene da sola fino a Roma?"
Io ci sono andata, e quando sono arrivata una nuova amica, che aveva appena conosciuto Simoncini, mi ha detto: "Guarda che è una persona molto impegnata. Se vuoi essere sicura che sappia che ci sei, fatti trovare sulla porta della pensione alle tre. E così ho fatto. Mi sono presentata, siamo andati nella mia stanza, e lì ho avuto la mia prima visita. Durante questa visita lui mi ha detto: "Dobbiamo operare, e lo faremo sciacquando la zona con il bicarbonato. In seguito faremo delle infusioni nella ferita, e credo che la cosa avrà successo, anche se non posso promettere niente".

Sono andata nella città in cui mi hanno fatto l'operazione, e poiché di lavoro produco documentari mi porto sempre dietro la telecamera, e così ho fatto in modo che l'intera operazione venisse filmata. Spero che la cosa possa tornare utili ad altri, vedendo come la soluzione al 5% di bicarbonato viene versata nella ferita, e poi risciacquata più volte, poi l'hanno ricucita, ci hanno messo dentro 100 cc. ... Il chirurgo ha lasciato un piccolo catetere, nel video dell'operazione si può vedere il catetere, con dei piccoli forellini, che è stato inserito all'interno della mia ferita. Era una ferita abbastanza grossa, più o meno così.

Dopo qualche giorno di convalescenza per la ferita sono tornata a Roma, e Simoncini mi ha insegnato a fare le infusioni. Mi ha insegnato a risciacquare regolarmente la zona con una soluzione sterile di bicarbonato di sodio...

M.M.: Per quanto tempo lo ha fatto?
F.O.: Circa una settimana e mezza.

M.M.: E dopo ha continuato?
F.O.: Ho continuato per un'altra settimana, a casa. Simoncini aveva detto che quello sarebbe stato sufficiente, perchè l'operazione aveva tolto tutto quello che c'era, e che qualunque cellula - o come lui l'ha chiamata - rimasta in circolazione sarebbe stata uccisa dal bicarbonato.

Sono tornata a casa, ho chiamato il mio oncologo, e gli ho raccontato tutto quello che avevo fatto. E lui mi ha mandato una lettera nella quale sostanzialmente "mi licenziava", mi diceva che non voleva più aver niente a che fare con me, perché non avevo fatto quello che lui mi aveva raccomandato, e mi ha avvisato che risciacquando la zona in quel modo naturalmente avrei mandato il cancro in giro per tutto il corpo, e che quindi mi restava probabilmente poco da vivere. Anche il mio medico generico mi ha licenziato, e mi ha detto che non mi avrebbe più curato per quello che avevo fatto.

M.M.: Il bicarbonato?
F.O.: Sì. Ma io sono andata avanti, ho continuato e continuo a tutt'oggi a seguire la dieta di mantenimento della Gerson.


M.M.: A parte la cura di Simoncini, lei ha fatto una qualunque altra terapia?
F.O.: Beh, ho preso cose che la gente mi diceva che mi avrebbero fatto bene, ho preso molta vitamina C, ...

M.M.: No, io parlavo di terapie vere e proprie, come chemio o radioterapia...
F.O.: No, mai, assolutamente niente di tutto quello! Il dottor Simoncini mi ha detto: "Io non posso promettere niente, perché non so mai quello che può succedere, però le dico una cosa: nella mia esperienza, secondo le mie statistiche, qualunque mio paziente che sia risultato pulito a distanza di tre mesi, che sia stato diagnosticato libero dal cancro, non ha mai avuto una ricaduta. Non è mai tornato in altre parti, e non è mai ricomparso. Naturalmente, può venirle di nuovo il cancro, ma non a causa di questo. Dopo 2 o 3 anni è possibile che magari le venga un nuovo tipo di cancro..."

Ma io da allora non ho fatto che migliorare in salute, sono diventata sempre più forte, e dopo questo periodo di tre mesi - che non vedevo l'ora che finisse - ho fatto l'esame di risonanza magnetica e la TAC, ora non ricordo tutti gli esami che ho fatto, ma non c'era più traccia di cancro da nessuna parte.
Finalmente avevo trovato, con una modifica all'assicurazione, un oncologo disposto a seguirmi. Lui era aperto di mente, ma era anche profondamente spaventato per la mia vita. In base a quello che gli avevano insegnato, infatti, lui era convinto che il cancro mi si sarebbe sparso dappertutto.

M.M.: Per capire la cronologia, questo è avvenuto quanto tempo dopo l'operazione?
F.O.: L'operazione è stata il giorno dopo il Thanksgiving, quindi il 27 novembre 2007. Tre mesi dopo, circa, sono risultata pulita, e sono andata dal nuovo dottore che era disposto a seguirmi. Lui è rimasto sorpreso, e mi ha detto: "Teniamo tutto bene sotto controllo". Un paio di mesi dopo mi ha detto: "Sono molto preoccupato, sono sicuro che il tumore si sarà spostato prima di tutto ai polmoni, quindi voglio che lei faccia un esame ai polmoni." Io ho fatto l'esame ai polmoni, ma tutto è risultato perfettamente a posto. Mi ha detto "Allora dev'essere andato alla testa", e così mi ha fatto fare non ricordo se una TAC o una risonanza alla testa, ma anche lì non c'era niente. Da allora ho continuato a migliorare di salute, sono sempre più robusta e continuo a mandare gente dal dottor Simoncini. Ho cominciato un documentario e un libro, intitolati "Sconfiggere il cancro".

M.M.: Quale commento le rimane, alla fine di tutta questa esperienza?
F.O.: È incredibile il modo in cui siamo ipnotizzati del sistema medico, siamo condizionati ad avere paura. Ho visto talmente tanti film, tanti sceneggiati, in cui ogni volta che si scopre che qualcuno ha il cancro tutti dicono "Oddìo, quello deve morire!"
Io passo ore a parlare con tantissima gente, cercando di aiutarli ad organizzarsi per andare Roma a vedere Simoncini, oppure a fare la Gerson, o qualunque altra cosa possano fare. Io passo ore infinite con loro, poi questi vanno magari un'ultima volta dall'oncologo, e questo li terrorizza dicendo che moriranno se faranno quelle cose. Questo nonostante quello che è appena successo a me.
A me semplicemente viene da piangere. Mi viene da piangere.




FONTE : laleva.org

IL LETALE INGANNO DEL DIABETE

Questo articolo vi farà arrabbiare, gli inganni non fanno piacere, soprattutto quando sono preposti a tenerci ammalati a scopo di lucro, pur essendoci la cura. In questo articolo informazioni su cosa è il diffusissimo diabete di tipo 2, quali patologie da origine, la sua storia nascosta al pubblico e soprattutto la cura che lo guarisce senza fallo con il 100% di successi e con la guarigione dalle patologie indotte da tale malattia. L’articolo è un po’ lungo, ma vale la pena di leggerlo, dopodichè diffondete questa conoscenza in quanto utilissima.


Se siete un diabetico il vostro medico non vi dirà mai che è curabile nella maggior parte dei casi, se solo nominate la parola cura probabilmente si irriterà, in quanto la sua preparazione medica contempla solo la parola trattamento, per lui la parola cura non esiste. Il diabete nella sua forma epidemica moderna è curabile da almeno 40 anni. Nel 2001 negli USA sono morti 934.550 per sintomi fuori controllo di tale malattia. Il vostro medico inoltre non vi dirà che un tempo gli infarti, sia ischemici che emorragici, i colpi apoplettici dovuti a neuropatie, gli eventi coronarici sia ischemici che emorragici, obesità, arteriosclerosi, alta pressione, alti livelli di colesterolo e trigliceridi, impotenza, la retinopatia, l’insufficienza renale ed epatica, la sindrome policistica ovarico, alti livelli sanguigni di zucchero, la candidosi sistemica, un compromesso metabolismo dei carboidrati e/o dei grassi, difficoltà di cicatrizzazione, neuropatie periferiche, nonché altrettanti disordini epidemici dei giorni nostri, un tempo venivano spesso considerati niente altro che sintomi del diabete, e curati curando il diabete di tipo 2. Se vi ammalate di diabete e vi affidate al trattamento medico tradizionale prima o poi con il peggioramento della malattia sperimenterete uno o più dei suoi sintomi. Attualmente è prassi comune fare riferimento a tali sintomatologie come fossero affezioni indipendenti e separabili, a cui corrispondono trattamenti separati e non collegati tra di loro, somministrati da specialisti in concorrenza fra di loro.

E’ vero che molti di questi sintomi possono derivare, come talvolta capita, da altre cause, ad ogni modo è altrettanto vero che tale aspetto è stato impiegato per giustificare inefficaci e costosi trattamenti dei sintomi in questione.
Il diabete di tipo 2 è curabile, una volta terminato di leggere il presente articolo ve ne sarete resi conto.

Attualmente l’industria del diabete rappresenta una cospicua comunità, che nel corso degli anni è riuscita a mettere a tacere in modo esemplare le voci contrastanti che cercano di evidenziare la frode che sta alla base della moderna cura della malattia che è diventata quasi una religione e che dipende fortemente dalla fede dei suoi credenti tale da rendere quasi blasfema la sola ipotesi che l’affabile medico, nella maggioranza dei casi è solo un ciarlatano e un truffatore, nella maggior parte dei casi costui non ha mai curato un solo caso di diabete in tutta la sua carriera.

L’influenza politica e finanziaria di questa comunità medica ha sovvertito la realtà delle cose e domina l’intero settore controllando virtualmente in tutto e per tutto ogni documento pubblicato sull’argomento diabete. Se mai le persone verranno a conoscenza della cura del diabete che esiste da 40 anni, l’intero settore crolla, ma è pura utopia il pensarlo. Da oltre 40 anni la ricerca medica dimostra coerentemente e con sempre maggiore chiarezza che il diabete è una malattia degenerativa provocata direttamente da forniture alimentari industriali improntate al profitto piuttosto che alla salute.

Breve storia del diabete
Nel 1922 i tre premi Nobel canadesi, Banting, Best e Macleod riuscirono a salvare la vita ad una giovane con una iniezione di insulina, un nuovo farmaco prodigio. Fu solo nel 1933 che in un documento pubblicato nell’America journal of medical Science, cominciarono ad emergere notizie relative ad una nuova forma di diabete che non reagiva al nuovo farmaco prodigio e ancora peggio a volte la terapia con insulina causava la morte del paziente. Questa nuova malattia divenne nota come “diabete resistente all’insulina” , in quanto presentava l’elevato tasso di zucchero tipico del diabete, ma reagiva scarsamente alla terapia insulinica. Negli USA agli inizi del 900 aveva un’incidenza pro capite pari allo 0,0028%, nel 1933 si impenno del 1.000%, sino a diventare negli anni 90 un’affezione sotto vari pseudonimi tale da rovinare la salute di oltre la metà della popolazione statunitense inabilitandone il 20%. E’ evidente che c’è qualcosa che ha provocato tale impennata della patologia.

Nel 1950 la comunità medica fu in grado test sierologici sull’insulina. Tali test rivelarono che questa nuova malattia non era il classico diabete, ma era caratterizzata da livelli di insulina sufficienti, spesso eccessivi, il problema era che l’insulina non riduceva il tasso di zucchero nel sangue. Se le intuizioni dietetiche dei precedenti 20 anni e sino agli anni 60 fossero state prese in considerazione, il diabete sarebbe stato curabile e non semplicemente controllabile. Invece nel 1950 è iniziata la ricerca di un altro farmaco prodigioso. Questo farmaco come tutti i farmaci doveva essere brevettabile, ovvero non una medicina naturale, in quanto queste non sono brevettabili e molto remunerativo. Sarebbero state necessarie approvazioni obbligatorie da parte delle autorità sanitarie. I test richiesti per tali autorizzazioni dovevano essere straordinariamente costosi per evitare che altri farmaci non autorizzati (naturali) diventassero competitivi. Questa è l’origine del classico protocollo medico relativo al “trattamento dei sintomi”, nessuno guarisce, solo liberazione temporanea dei sintomi. Inoltre i farmaci naturali che effettivamente curavano il diabete (e altre malattie ndr), avrebbero dovuto essere tolti dalla circolazione, incarcerando i loro propugnatori in quanto ciarlatani. Spesso le sostanze naturali hanno realmente curato la malattia, e questo è il motivo per cui si è fatto e si fa tuttora ricorso alla forza della legge per estromettere dal mercato farmaci naturali, spesso superiori.

Molte malattie degenerative possono essere ricondotte ad un consistente collasso del sistema endocrino, fenomeno ben noto ai medici degli anni 30 come diabete insulino-resistente. Questo fondamentale disturbo è conosciuto come un disordine del sistema di controllo dello zucchero sanguigno determinato da grassi e oli malamente lavorati. Grassi e oli non sono tutti uguali. Alcuni sono sani e salutari, molti altri sono dannosi. Sotto il profilo della salute la distinzione non riguarda quelli saturi e quelli insaturi, come erroneamente vuole fare credere l’industria che li produce. Nell’ambito della salute la distinzione va fatta tra naturale e manipolato.

La natura della malattia
Il diabete viene tipicamente diagnosticato come l’incapacità dell’organismo di metabolizzare adeguatamente i carboidrati, il suo sintomo distintivo è un elevato livello di glucosio nel sangue. Il diabete di tipo 1 deriva da un’insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas, mentre il diabete di tipo 2 da insulina inefficace. In entrambi i tipi il livello di glucosio nel sangue resta elevato. L’insulina inefficace non differisce da quella efficace, la sua inefficacia si riferisce all’incapacità della popolazione cellulare di reagire ad essa. Oggi data la maggiore conoscenza di questi processi sembrerebbe più appropriato definire il diabete di tipo 2 in quanto fondamentale incapacità dell’organismo di metabolizzare grassi e oli, incapacità che determina una perdita di efficacia dell’insulina e il conseguente mancato metabolismo dei carboidrati. Ogni cellula si trova nell’incapacità di trasportare il glucosio dal sangue al proprio interno, il glucosio quindi rimane nel sangue, oppure si accumula come grasso corporeo o glicogeno, oppure viene espulso dalle urine. Sembra che quando l’insulina si lega ad un recettore della membrana cellulare esso dia inizio ad una complessa cascata di reazioni biochimiche all’interno della cellula, ciò fa sì che trasportatori del glucosio di una certa classe, noti come molecole GLUT4, abbandonino la propria area di sosta entro la cellula e si trasferiscono nella superficie interna della membrana cellulare del plasmocita. Una volta nella membrana, questi migrano verso specifiche aree della membrana stessa denominate domini caveolari dove in virtù di un’altra serie di reazioni biochimiche, individuano e agganciano molecole di glucosio, che poi trasportano all’interno della cellula tramite un processo chiamato endocitosi. All’interno della cellula questo glucosio viene quindi consumato dai mitocondri come carburante per produrre energia destinata ad alimentare l’attività cellulare, così questi trasportatori GLUT4 abbassano il glucosio nel flusso sanguigno trasportandolo all’esterno di quest’ultimo e dentro tutte le cellule dell’organismo. Molte molecole implicate in questi percorsi mediati da glucosio sono lipidi, vale a dire acidi grassi, in particolare omega 3. Quando a causa del nostro regime alimentare questi acidi grassi cis sono costantemente assenti, acidi trans e acidi grassi saturi a catena media e breve prendono il loro posto nella membrana cellulare; tali sostituzioni rendono la membrana più rigida ed inibiscono il meccanismo di trasporto del glucosio, e come conseguenza il glucosio nel flusso sanguigno resta elevato. In altre parti dell’organismo il pancreas secerne insulina in eccesso, il fegato produce grassi dallo zucchero in eccesso, non vi è sufficiente energia cellulare per l’attività dell’organismo e l’intero sistema endocrino risulta alterato, infine si verifica un’insufficienza pancreatica, il peso corporeo cala molto e la crisi precipita.
Trattamento medico convenzionale
Il moderno trattamento medico ortodosso prevede la somministrazione di agenti ipoglicemici orali che rientrano in 5 classificazioni o insulina.

Biguanidi, inibitori della glucosidase, meglitinidi, sulfoniluree, tiazolidinetdioni. Alcuni stimolano la produzione di insulina, ampiamente ignorando il fatto che un elevato livello di insulina sia dannoso quasi quanto un elevato livello di glucosio, altri sono famosi per provocare il cancro al fegato.

Insulina
Oggi si prescrive l’insulina per entrambi i tipi di diabete tipo 1 e tipo 2. L’insulina sostituisce quella che l’organismo non produce più. Questo trattamento per quanto necessario per preservare la vita ai diabetici di tipo 1 , è tuttavia assai discutibile quando somministrato ai diabetici di tipo 2. E’ importante sottolineare che né l’insulina né alcuno di questi agenti ipoglicemici orali esercita alcuna azione terapeutica su qualsivoglia tipo di diabete. Nessuna di queste strategie è progettata per normalizzare l’assorbimento cellulare di glucosio da parte delle cellule che ne abbisognano per alimentare la propria attività. La prognosi con questo trattamento ortodosso è crescente invalidità e morte prematura, determinate da infarto o insufficienza renale, oppure dal collasso di qualche altro organo vitale.

Terapie mediche alternative, diabete di tipo 1.
Per tale patologia è ora disponibile una metodologia di cura alternativa, elaborata nei moderni ospedali di Madras in India, già sottoposta a rigorosi studi a doppio cieco per attestarne l’efficacia, essa verte sul ripristino della normale funzione delle cellule beta del pancreas, di modo che tale organo sia nuovamente in grado di produrre insulina così come dovrebbe. Questo approccio si è apparentemente dimostrato capace di curare il diabete di tipo 1 in oltre il 60% dei soggetti. Per le ragioni economiche esaminate questa metodologia ha scarse probabilità di fare la sua compara in occidente, in quanto curando definitivamente mina i lucrosi affari dell’industria del diabete.

Terapie mediche alternative, che funzionano e guariscono, il diabete di tipo 2.
Lo scopo di qualsiasi efficace programma alternativo è quello di riparare e ripristinare il meccanismo di controllo sangue-zucchero proprio dell’organismo, è il suo funzionamento compromesso che con il tempo determina direttamente tutti i numerosi sintomi debilitanti, che rendono il trattamento ortodosso così economicamente redditizio. Per quanto riguarda il diabete di tipo 2, le fasi in programma sono.

1 - Riparare il sistema di controllo sangue-zucchero compromesso.
Ciò viene realizzato semplicemente sostituendo grassi ed oli sani, salutari e puri al mix trans-isomero (olio di semi) dall’aspetto puro ma in realtà tossico, presente in allettanti contenitori colorati sugli scaffali dei supermercati. Consumare solo olio di lino, olio di pesce ed occasionalmente olio di fegato di merluzzo, sino a quando lo zucchero sanguigno non inizia a stabilizzarsi; dopodichè aggiungere oli sani come: burro, olio di cocco, olio di oliva, e grassi animali puri.

Leggere le etichette e rifiutarsi di assumere economici oli di scarsa qualità quando sono presenti negli alimenti lavorati o nei menù dei ristoranti. I diabetici presentano una carenza cronica di minerali, quindi è necessario che aggiungano alla propria dieta integratori minerali ad ampio spettro e di buona qualità.

2 -Controllare manualmente il rapporto sangue-zucchero durante il ciclo di recupero.
Sotto supervisione medica, interrompere gradualmente l’assunzione di tutti gli agenti ipoglicemici orali e di tutti i farmaci supplementari somministrati per contrastare gli effetti collaterali. Sviluppare un controllo naturale del sangue-zucchero tramite l’impiego di comprese glicemiche, il consumo di pasti leggeri e frequenti (comprendenti alimenti ricchi di fibre), regolare esercizio fisico dopo i pasti, la totale astensione da tutti gli zuccheri. Evitare il consumo di alcol sino a quando lo zucchero sanguigno non sia rientrato stabilmente nei parametri normali. Registrare i valori tramite un misuratore di glucosio ad ago, annotare su un diario medico tutto quello che si fa.

3 – Ripristinare un adeguato equilibrio di grassi ed oli salutari allorquando il meccanismo di controllo sangue-zucchero funziona nuovamente.
Eliminare in modo permanente dalla dieta tutti i grassi e oli economici, tossici e di scarsa qualità, nonché gli alimenti lavorati e i piatti dei ristoranti che li contengono. Quando il meccanismo di controllo del sangue-zuccero riprende a funzionare correttamente, integrare gradualmente la dieta con ulteriori alimenti sani. Controllare gli effetti di questi ultimi monitorando i livelli di zucchero sanguigno con l’apposito attrezzo ad ago. Ricordarsi di registrare tutto.

4 – Continuare il programma sino a quando non siano ripristinati anche i valori normali dell’insulina.
Una volta che i livelli di zucchero saranno rientrati nella gamma ordinaria, il pancreas smetterà gradualmente di produrre insulina in eccesso, Questo processo richiede un periodo un po’ più lungo e lo si può testare facendo inviare dal vostro medico un campione del vostro sangue ad un laboratori di analisi per determinare l’insulina nel siero. Una buona prassi è di attendere un paio di mesi dopo che il controllo dello zucchero sanguigno si è ripristinato.

5 – Riparare separatamente i danni collaterali provocati dalla malattia.
I problemi vascolari determinati da un elevato livello cronico di glucosio generalmente si risolveranno da sé senza sforzo cosciente. Gli effetti della retinopatia e della neuropatia periferica, solitamente si riparano da sé, I danni ai reni di solito non si riparano da sé. I danni vascolari ed alle arterie determinati da anni di elevato tasso di zucchero e insulina, regrediranno lentamente grazie ad una dieta appropriata e sana, tuttavia ripulire le arterie in questo modo può richiedere molti anni. Il danno alle arterie può essere corretto molto più velocemente ricorrendo ad una terapia di chelazione intravenosa, che nell’80% dei casi si sistema in sei mesi. Ovviamente non aspettatevi che il vostro medico per ovvi motivi la approvi, in particolar modo se è uno specialista in cardiologia.

6 – Tempi di recupero.
La prognosi solitamente prevede un rapido recupero dalla malattia ed il ripristino di un normale stato di salute e di energia nell’arco di alcuni mesi, un anno o anche più. Il tempo richiesto dipende da quanto a lungo si è permesso alla malattia di svilupparsi.

Per chi interviene precocemente i tempi di recupero sono di alcuni mesi o anche meno. Per coloro che soffrono della malattia da molti anni, i tempi di recupero potrebbero estendersi ad un anno o anche più.

Magnet

Tratto da:
Nexus N. 55
Per una mole maggiore di informazioni consultare:
http://www.healingmatters.com/


FONTE: miraclemineral.it

martedì 9 novembre 2010

TERRORISMO MEDIATICO E CLASSE MEDICA

Oggi è andato in onda il quotidiano  programma di medicina e salute condotto da Luciano Onder su RAIDUE.
Programma che non ha mai brillato per servizi obiettivi e illuminati...nè tantomeno illuminanti,  ma oggi è stato  superato il limite.
Il dott. Pastorino dell'Istituto Tumori di Milano ha parlato di Escozul..
Con l'asservita complicità di Luciano Onder, il dottore ha sparato a zero sul prodotto cubano.
Dall'alto della sua cattedra, ha senza alcun indugio bocciato come assolutamente inefficace, dannoso e pericoloso un prodotto naturale come Escozul.
Ha parlato di tossicità del bio preparato.. ha addirittura parlato di importanti rischi di emorragie interne!!

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-9f02426b-75c0-4380-88bf-72df638339c3.html
Egregio Dott. Pastorino,
visto che gli studi scientifici sull'attività antitumorale dell'escozul non sono ancora stati pubblicati,
sarebbe così gentile da dirci come e  dove lei è stato in grado di trovare tali informazioni sugli effetti collaterali che i medici cubani dicono essere inesistenti?
Negli ultimi venticinque anni gli oncologi cubani hanno testato il prodotto su migliaia di pazienti e MAI qualcuno di questi ha riportato effetti collaterali, tantomeno effetti collaterali così pericolosi!
Egregio Dott. Pastorino forse lei si confonde con i prodotti anti angiogenetici venduti dalle  potentissime case farmaceutiche come la Roche, prodotti come Avastin...
Avastin infatti può provocare anche emorragie interne...
http://www.aimac.it/cura-tumore/anticorpi-monoclonali/bevacizumab-avastin-trattamento-cancro_kqWXmQ==_k6Sa_k6Sa_3p.html
La domanda egregio dottore.. è :
tali infondate affermazioni  che assomigliano tanto a  terrorismo medico-mediatico,
sono frutto  della sua ignoranza in materia di Escozul o forse fanno parte di un disegno di insabbiamento, offuscamento delle coscienze  perchè il potenziale di questo prodotto fa paura??

L'establishment medico mette da sempre in moto questi meccanismi per screditare aprioristicamente qualsiasi
eventuale possibilità di cura che non sia ufficiale e come tale portatrice di  enormi profitti alle case farmaceutiche!!!

Al prossimo post,
Monica

venerdì 1 ottobre 2010

TERAPIE ANTICANCRO: SI PUNTA SUGLI ANTIACIDI

Ecco che l'ennesimo studio scientifico porta alla luce una "recente scoperta":
i farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia.
A fare il punto della situazione sono stati gli scienziati dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione del primo simposio dell'International society for proton dynamics in cancer (Ispdc).
"L'acidità è un meccanismo che il cancro usa per isolarsi da tutto il resto, farmaci compresi - spiega Stefano Fais, presidente Ispdc e membro del dipartimento del farmaco dell'Iss -. Ma le cellule tumorali, per difendersi a loro volta da questo ambiente acido, fanno iperfunzionare le pompe protoniche che pompano protoni H+. Se si bloccano queste pompe, la cellula tumorale rimane disarmata di fronte all'acidità, e finisce per morire autodigerendosi".


Usando quindi degli antiacidi, anche generici, come gli inibitori della pompa protonica, generalmente adoperati per le ulcere gastriche si potrebbe curare il cancro.

http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2010/09/27/news/cancro_una_molecola_spegne_i_geni_responsabili_della_crescita_delle_cellule_cancerose-7490226/

Ma quello che  i media  non diranno è che già Otto Heinrich Warburg (Friburgo in Brisgovia, 8 ottobre 1883 – Berlino, 1 agosto 1970)che  nel 1931 vinse il premio nobel per aver scoperto la vitamina B2 (riboflavina) e il suo meccanismo d’azione, scoprì per primo la causa del cancro.
 Nel 1966 in una conferenza a Lindau, in Germania, Warburg spiegò così l’esatta causa del cancro [1]: “Il cancro, ancor più che per altre malattie, ha una serie illimitata di cause secondarie. Ma, anche per il cancro, c’è una causa primaria. Riassumendo in poche parole, la prima causa del cancro è la sostituzione della respirazione dell’ossigeno nelle normali cellule del corpo con la fermentazione dello zucchero”.
Farmaci, alimentazione e stress potrebbero quindi essere fattori negativi predisponenti al cancro.
Scorie e acidi si depositano col tempo nel nostro corpo e lo stress conduce a ulteriore acidosi; quando raggiungiamo i sessant'anni il nostro organismo è così mal ridotto che il meccanismo di rifornimento e smaltimento s'impantana e le cellule subiscono un processo di anaerobiosi irreversibile.
Se vi aggiungiamo sostanze chimiche tossiche di ogni sorta, presenti ovunque nella società moderna, possiamo anticipare tutto di un bel po' di anni.
Tutto questo spiegato da un premio nobel in modo scientifico ma ignorato completamente dalla medicina ufficiale .... ma  assunto di quasi tutti gli approcci naturali alla cura del cancro.
Oggi ci spiegano che forse anche il bicarbonato potrebbe in futuro curare il cancro...

E allora la mia mente curiosa e vorace non riesce a non fare un collegamento  con i lavori svolti dal Dott. Tullio  Simoncini che dal  1999 ha curato alcuni pazienti  appunto con  il bicarbonato di sodio.
Simoncini è stato radiato dall'albo dei medici e condannato in primo grado per omicidio colposo per il decesso di uno dei suoi pazienti. Inoltre è stato messo alla gogna da "processi mediatici" in trasmissioni come " Mi manda RAI3" e "Stricia la notizia".
http://www.youtube.com/watch?v=sKdZ9gVwDFMù

Egli continua a promuovere le sue scoperte in giro per il mondo attraverso delle conferenze non riconosciute dalla scienza medica. E attraverso il suo sito internet dal quale spiega la sua "cura" per il cancro.
http://www.curenaturalicancro.org/

Il personaggio è controverso e la sua "cura" molto discussa... certo è che le conclusioni degli scienziati dell'Iss andrebbero proprio nella stessa direzione...

Sicuramente gli approcci naturali , qualunque sia il loro metodo di azione, puntano tutti alla deacidificazione del "terreno" e alla disintossicazione dell'organismo.
La terapia Gerson per esempio, attraverso un'attenta e particolare alimentazione e la pratica di clisteri di caffè punta proprio ad alcalinizzare il terreno, rendendolo ostile al cancro e nello stesso tempo a disintossicare il corpo da tossine accumulate negli anni e dalle stesse tossine cancerose.

Ma anche Max Gerson fu osteggiato, ridicolizzato e isolato dall'establishment medico di allora..........

Rimangono tanti interrogativi  senza risposta...

Al prossimo post,
Monica

mercoledì 29 settembre 2010

LE ERBE MEDICINALI ILLEGALI IN EUROPA DAL 1° APRILE 2011!!!!

Traduzione a cura di Cristina Bassi di un articolo pubblicato su gaia-health.com

Nella sintesi e traduzione che seguono, si evidenzia la gravissima decisione europea contro la libertà di cura e le medicine erboristiche tradizionali.

UN PESSIMO PESCE D'APRILE 2011: 1° di aprile 2011 tutte le erbe medicinali praticamente diventeranno illegali nell’Unione Europea.

L’industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi completato il loro assalto su tutti gli aspetti della salute: dai cibi che mangiamo al modo col quale decidiamo di "curarci" quando stiamo male.

Nessun dubbio: questo loro arraffare ci deruberà di quel poco di salute che ci era rimasto.

La European Directive on Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 marzo 2004 ed ha reso operative delle regole per l’uso dei prodotti erboristici che erano precedentemente commercializzati sul libero mercato.

Tale direttiva richiede che per tutte le preparazioni di erbe si debba passare attraverso le stesse procedure dei farmaci. Non importa se un’erba è stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste - nuove - procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili dalla maggior parte dei produttori - esclusa ovviamente le grandi industrie farmaceutica ed agroalimentare. Per avere un’idea, si parla di costi oscillanti fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente.

Non avrà importanza se un’erba è stata usata con sicurezza ed efficacia per migliaia di anni: dovrà essere trattata come fosse un nuovo farmaco di laboratorio. Ovviamente, le erbe NON sono farmaci di laboratorio, ma preparati ottenuti da fonti biologiche che non sono necessariamente purificate - perchè la cosa potrebbe modificarne natura ed efficacia - così come avviene per gli alimenti.

Trattarle come prodotti di sintesi è distorcere la loro natura e la natura delle erbe medicinali. Ma questo ovviamente non fa alcuna differenza dentro le mura dell’Unione Europea controllata da BigPharma (la grande industria farmaceutica) un’Unione che ha inglobato il corporativismo nella sua costituzione.

Il dottor Robert Verkerk della Alliance for Natural Health, International (ANH), così descrive la questione relativa alla richiesta di procedure di tipo farmacologico per preparazioni di erbe :
«Ottenere una classica erba medicinale, se proveniente da una zona tradizionalmente nota per la sua coltivazione di erbe medicinali ma non-europea, dato il - nuovo - protocollo di registrazione europeo diventerà facile come infilare un cubo in un buco tondo. Questo sistema di regole ignora le tradizioni, e quindi non è stato adeguato a tenerne conto. Questi adeguamenti sono invece urgentemente necessari se la regolamentazione non è volta a discriminare le culture non-europee, violando così i diritti umani» http://www.anh-europe.org/news/anh-press-release-anh-set-to-challenge-eu-herb-law

Per capire meglio quel che potrebbe succedere, è opportuno evidenziare che il sistema delle leggi sugli scambi commerciali è stato al centro di manovre, per consentire il controllo di BigPharma e dell’industria agroalimentare su tutti gli aspetti relativi ad alimenti e medicinali.

Se avete seguito quanto sta accadendo negli Stati Uniti in merito al latte fresco e alle affermazioni della FDA (Food and Drug Administration), per la quale degli alimenti diventano magicamente delle medicine nel momento in cui ne vengono semplicemente citati effetti sulla salute, avrete notato che nella questione è stata coinvolta la Federal Trade Commission (FTC= Commissione Federale sugli Scambi Commerciali).

Piuttosto di occuparsi degli alimenti e della medicina tradizionale dal punto di vista dei diritti umani, li hanno gestiti come questioni di commercio. Così, al centro della legislazione sugli alimenti e le erbe, anzichè i bisogni e i desideri dei popoli, sono finite le ambizioni e avidità della grande industria.

Lo scopo di tutto questo è di rendere il mondo ben sicuro per i commerci dei colossi industriali. I bisogni e la salute della gente non sono assolutamente un fattore del quale tener conto.

Come combattere contro questo attacco alla nostra salute e benessere

L’affare non è concluso, perlomeno, non ancora. Se ci tieni a poter usare erbe medicinali, o se ci tieni a poter prendere vitamine ed altri integratori, per favore, agisci.

La ANH (Alliance for Natural Health, ndt) è attiva nel combattere queste violazioni, attualmente è in causa per cercare di fermare la direttiva THMPD. Speriamo ci riescano, ma la storia recente mostra che nessuna manovra legale riesce a fermare questi carri armati. Tuttavia non possiamo permetterci di starcene seduti ad attendere l’effetto dei nostri sforzi, dobbiamo considerare questo loro scenario come uno nel quale ognuno di noi possa giocare un ruolo.   ..... [continua...]


FONTE: scienzamarcia

giovedì 16 settembre 2010

SCOPPIA IL CASO ESCOZUL - COME OTTENERE ESCOZUL

Da ieri sera, dopo che il programma LE IENE di Italia 1  ne ha parlato, seppur in modo superficiale,
in rete è scoppiato il caso Escozul.
Centinaia  di contatti ai vari siti e forum che trattano l'argomento che in Italia era stato affrontato solo su pochi forum e solo su Internet. Fino a ieri sera.
Sicuramente i media torneranno a parlare di questo prodotto che sembrerebbe aver attirato l'attenzione di tantissima gente.
Ma andiamo con ordine...


 ESCOZUL è un prodotto naturale utilizzato come trattamento alternativo contro il cancro.
La soluzione orale contiene come principio attivo il veleno dello scorpione azzurro ;
questo prodotto ha dimostrato attività contro diversi tipi di cancro e ha anche proprietà analgesiche e antinfiammatorie.


In questo momento, gli studi clinici in pazienti affetti da cancro sono stati sviluppati per identificare e documentare gli effetti di ESCOZUL . Vi è un registro dei pazienti trattati per più di 8 anni ed i risultati sono molto buoni. Ma è ancora tutto in sperimentazione...

Più di 25.000 persone hanno riportato un miglioramento dopo essere state trattate con ESCOZUL , anche persone a cui la terapia convenzionale non aveva offerto alcun miglioramento.
Gli effetti del trattamento si manifestano gradualmente e dipendono dalla concentrazione di prodotto che viene applicata,  dallo stato di salute del paziente e da mille altri fattori.

Non è la panacea di tutti i mali ma può essere un buon supporto.

COME OTTENERLO-
Su internet si sono fatti spazio diversi personaggi che raccontano di avere sperimentato Escozul sui propri cari e di potervi aiutare a ottenere il bio- preparato.
Diffidate di chiunque si proponga di partire per  conto vostro  verso Cuba e vi chieda una sorta di "rimborso spese"..
Oppure  di chi vi garantirà di potervelo fare arrivare per posta direttamente a casa vostra con una spesa di 600, 800, 900 euro.
NON sono canali  sicuri e attendibili.

Conosco direttamente delle persone che hanno seguito la seconda strada, informandosi sul sito http://www.escozul-cancer.com/ e ricevendo dal forum di questo sito,  indicazioni su presunti "medici" che hanno inviato loro  a casa  una soluzione trasparente che potrebbe essere solo acqua.
Perchè Escozul è un liquido trasparente, incolore, inodore e insapore.
Quindi possono mandarvi a casa acqua.
NON FIDATEVI!!

L'unico modo per avere Escozul in modo sicuro è rivolgersi alla Labiofam

Laboratori biologico-farmaceutici Labiofam
Avendida Independencia mk 16 1/2 in Boyeros, Habana, Cuba.

Ci si presenta con cartella clinica del paziente e borsa  frigo
dal lunedì al giovedì dalle  8.00 alle 12.00
e previa consultazione e valutazione medica, verrà consegnata una fornitura di Escozul per tre mesi
gratuitamente. Escozul non si paga.

Per contattare i laboratori :
http://www.labiofam.cu/
mail: labiofam@ceniai.inf.cu
mail dottoressa cruz : niudis.cruz@infomed.sld.cu

telefono Labiofam  Cuba 00 53 7 6849661


Diffidate di chi chiede soldi.
E fate  avere buone notizie a questo blog.
Possiamo organizzare dei gruppi di viaggio.
Al prossimo post
Monica

vedi anche:    ESCOZUL: QUANDO LE IENE NON FANNO LE IENE
                       ESCOZUL,ANTITUMORALE NATURALE E LE CURE ALTERNATIVE

ESCOZUL: QUANDO LE IENE NON FANNO LE IENE

Stasera è andato in onda  un servizio delle Iene di Italia Uno  su un bio preparato naturale cubano che viene utilizzato nelle malattie oncologiche.

Il prodotto in questione si chiama Escozul ed è un derivato dallo scorpione azzurro, il Rophalurus junceus.
La storia dell' Escozul comincia nel 1985 quando Misael Bordier, un biologo cubano, scopre le proprietà antitumorali del prodotto utilizzato fino a quel momento come antinfiammatorio e antidolorifico.

Diverse testimonianze su Internet fanno pensare all'Escozul come ad un prodotto che migliora la qualità della vita e che, in alcuni casi,  porta a miglioramenti visibili delle condizioni generali di chi lo assume.
Il primo articolo che in Italia si occupa del prodotto è del Corriere della Sera in cui alcune persone raccontano le loro esperienze su Escozul.



http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=366668

Da quel momento su Internet è scoppiato "il caso Escozul" ... diversi forum hanno iniziato a parlarne e le persone citate nell'articolo hanno dato versioni diverse: qualcuno di loro ha giurato di averlo ricevuto con una spedizione  da Cuba, qualcun altro ha smentito tale opportunità escludendo la possibilità che il bio preparato possa essere  spedito e asserendo che l'unico modo per ottenere Escozul sia quello di andare presso i Laboratori Labiofam a La Havana.

Effettivamente la dottoressa Cruz, responsabile dell'èquipe medica cubana , ha  sempre escluso la possibilità che Escozul venga spedito, denunciando la truffa di chi promette l'invio del  prodotto, dietro pagamento di denaro.

Gruppi su Facebook... accesissimi dibattiti sui vari forum con attacchi ed accuse reciproche tra i
"pionieri "italiani di Escozul ...che nel frattempo, dopo aver raccontato le loro storie, si offrivano di aiuatre altri a reperire il prodotto..L'uno accusava l'altro di essere un truffatore, millantando contatti inesistenti (??)con Cuba... Il prodotto viene spedito o no? Esiste un canale alternativo "non ufficiale"?
Il prodotto verrà presentato ufficialmente e commercializzato? E se si, quando?
Alcuni pazienti ed associazioni di malati contattano le Iene  per fare chiarezza  su questa faccenda e per avere risposte chiare in merito al reperimento di Escozul...

Il risultato qual'è stato?
LE IENE NON HANNO FATTO LE IENE....
Un inutile servizio su Escozul .... nessuna chiarezza e ancora tanta confusione che regna e regnerà in rete.
Le domande rimaste irrisolte e  altri interrogativi sorti...
E non solo, Giulio Golia ha condotto il servizio con superficilità e con atteggiamento prevenuto, sottolineando più volte la non scientificità del prodotto e dimostrando ottusità anche di fronte a numerose testimonianze positive..

Le Iene sono intervenute in questo  acceso e controverso dibattito su un argomento così delicato, recandosi addirittura a Cuba e intervistando una dottoressa, ma non riuscendo minimamente a trovare il bandolo
dell' intricatissima matassa.
Al prossimo post...
Monica

sabato 11 settembre 2010

KANKROPOLI LA MAFIA DEL CANCRO di Alberto R. Mondini

Scritto diversi anni fa, 
fece esplodere il caso Di Bella. 
Sempre attualissimo ve lo ripropongo per un'attenta lettura.
Monica



Alberto R. Mondini
KANKROPOLI
La mafia del cancro

Il dossier che ha fatto esplodere il caso DI BELLA

Dedicato a tutti gli esseri pensanti in grado di cercare, testare e documentarsi autonomamente, nella speranza che questa capacità possa trovare risposta da parte dell'utenza, la sola vera possibilità che abbiamo per non morire più di cancro.


INTRODUZIONE

Cinque anni fa la straziante realtà del tumore si impose alla mia attenzione. Mi resi conto dell'immensa quantità di sofferenze fisiche e mentali provocate da questa malattia. Constatai l'inutilità e l'atrocità delle terapie correnti. Scoprii, cosa peggiore di tutte, che il tono emotivo dell'umanità di fronte al cancro non era di disperazione, era sceso ancora più in basso, fino ad una sorta di rassegnata, impotente apatia. Così decisi di fondare l'A.R.P.C. e, con questo strumento, di intervenire in prima persona per portare un contributo alla lotta contro i tumori. Non avendo legami con le case farmaceutiche, né con alcuna lobby o corporazione, avrei potuto agire liberamente e raccontare i fatti senza alcuna limitazione.


Costi cancro nel 1998 in Italia (stimati per difetto)

Farmaci chemioterapici: L. 40 mila miliardi

Tutto il resto (operazioni, esami, radioterapia, ricerca, ecc...): L. 40 mila miliardi

Totale: L. 80 mila miliardi

Moltiplicate queste cifre per il resto del mondo e otterrete somme paragonabili a quelle di una guerra planetaria. In questo tremendo affare sono coinvolte centinaia di migliaia di persone e potentissime organizzazioni internazionali. Pensate che rinuncerebbero facilmente ai loro lauti guadagni?

Ciò che ho scoperto in questi anni è un'incredibile, allucinante realtà che ha superato ogni mia previsione, congettura, sospetto o fantasia.

Queste sono le sconvolgenti conclusioni a cui portano i documenti contenuti in questo dossier:

1- Attualmente, nella pratica corrente non viene usata alcuna terapia valida contro i tumori.

2 - Esistono da anni efficaci ed economiche terapie e tecniche di diagnosi precoce, ideate da geniali ricercatori, spesso con scarsi mezzi economici.

3 - Esiste una precisa strategia intesa ad impedire che esse vengano usate. Per ottenere ciò ogni mezzo è lecito: indifferenza, privazione di fondi, calunnie, diffamazione, persecuzioni professionali (queste sono le più usuali) e giudiziarie, minacce di morte, omicidio.

4 - In queste azioni, sono coinvolte molte persone ed organizzazioni che spesso ricoprono funzioni di potere, quali: uomini politici, magistrati, funzionari di forze di polizia, dirigenti di case farmaceutiche, alti funzionari statali della sanità, medici, professori universitari, ricercatori, associazioni e molti altri. Ovviamente la responsabilità di questi individui, per una simile situazione, è ampiamente diversificata nei ruoli e nel grado.

Alcuni di essi si prodigano attivamente con qualsiasi mezzo per mantenere l'attuale situazione di inguaribilità dei tumori, poiché essa permette loro di usufruire di innumerevoli fonti di guadagno, tangenti comprese, che derivano dai vari aspetti con cui oggi si presenta quel colossale affare che è il cancro: la ricerca, la diagnosi, la terapia, le associazioni per la raccolta fondi, la produzione e la vendita di farmaci e di apparecchiature, gli ospedali, le università, il Servizio Sanitario Nazionale, ecc... Essi formano di fatto un'associazione a delinquere di dimensioni internazionali. Altri conoscono bene la situazione, ma tacciono per paura di perdere i loro privilegi.

Infine altri ancora, i più, credono che si stia facendo il massimo ed il miglior sforzo per debellare questa malattia; pertanto assecondano ed aiutano, in completa fiducia, ciò che viene imposto con segreta violenza.

Ma esistono forme di cura alternative? Certamente; e sono per la maggior parte documentate da una ricca casistica clinica o sperimentale. Comunque, in questo campo, ogni strada dovrebbe essere verificata senza pregiudizio alcuno, dato che c'è così tanto bisogno di scoprire tecniche efficaci.


N. B. Bisogna chiarire, prima di proseguire nel discorso, il significato del termine "terapia o medicina alternativa". Tutte quelle tecniche mediche che, efficaci o no, scientifiche o no che siano, ma che non sono conosciute o usate da chi conta in campo sanitario, vengono spesso associate in un unico mucchio con il vocabolo (anche se sovente usato spregiativamente) di "alternative". E' proprio in questa accezione che verrà qui usato tale termine.
                                                                     .........    [continua]


FONTE . la leva.cc